SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------
6ª Commissione permanente
(Finanze e tesoro)
**167a seduta: martedì 16 luglio 2024, ore 15
168a seduta: mercoledì 17 luglio 2024, ore 9,15
169a seduta: giovedì 18 luglio 2024, ore 9,15
ORDINE DEL GIORNO
- e della petizione n. 744 ad esso attinente
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
TAJANI - Al Ministro dell'economia e delle finanze
Premesso che:
la legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio per il 2018), e, in particolare l’articolo 1, comma 205, ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il fondo per l’innovazione sociale, con una dotazione di 5 milioni di euro per l’anno 2018 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020. Il fondo è finalizzato a rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni di realizzare interventi di innovazione sociale volti a generare nuove soluzioni, modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali, con il coinvolgimento di attori del settore privato;
al fine di dare attuazione a quanto previsto dai commi 205, 206 e 207 è stato approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2018, registrato dalla Corte dei conti il 14 gennaio 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 32 del 7 febbraio 2019, così come rettificato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 aprile 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 145 del 22 giugno 2019, con il quale sono state definite le finalità del fondo e le modalità di funzionamento, nell’ambito di un programma triennale per l’innovazione sociale;
in data 5 aprile 2019 è stato approvato l’avviso pubblico rivolto a Comuni capoluogo e Città metropolitane, per la selezione di progetti sperimentali di innovazione sociale da finanziare attraverso il fondo per l’innovazione sociale. L’ammontare totale delle risorse destinate agli interventi previsti dall’avviso per l’intero programma triennale è stato fissato in 21.250.000 euro, a valere sul capitolo di spesa 243 “fondo per l’innovazione sociale” del bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri;
le modalità di funzionamento e accesso al fondo, disciplinate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2018, prevedono il finanziamento di un programma triennale per l’innovazione sociale con la finalità di favorire e rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni di realizzare interventi di innovazione sociale volti a generare nuove soluzioni, modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali nelle seguenti aree tematiche: a) inclusione sociale; b) animazione culturale; c) lotta alla dispersione scolastica;
il fondo, pertanto, sostiene, attraverso apposita selezione di proposte progettuali, 3 diversi interventi della durata massima di un anno da realizzare in successione: intervento I, “studio di fattibilità e pianificazione esecutiva” di un’idea progettuale di innovazione sociale (con finanziamento massimo per progetto di 150.000 euro); intervento II, “sperimentazione” dell’idea progettuale di innovazione sociale, in linea con lo studio di fattibilità e con il piano esecutivo di cui all’intervento precedente (finanziamento massimo per progetto di 450.000 euro); intervento III, “sistematizzazione” finalizzata al consolidamento della sperimentazione ovvero alla prosecuzione ed estensione della sperimentazione di cui all’intervento precedente attraverso l’utilizzo di strumenti di finanza d’impatto sociale (finanziamento massimo per progetto di 1.000.000 euro);
i progetti sperimentali devono prevedere il coinvolgimento necessario dei seguenti soggetti: 1) una pubblica amministrazione, in qualità di beneficiario proponente; 2) un soggetto privato, profit o non profit, in qualità di fornitore del servizio o attuatore dell’intervento; 3) un investitore o finanziatore privato; 4) un soggetto valutatore. Il bando è rimasto aperto dal 15 giugno 2019 e fino al 31 maggio 2020;
in risposta al bando, i seguenti 21 Comuni sono stati ammessi a finanziamento: Fermo, Torino, Padova, Treviso, Novara, Perugia, Lucca, Prato, Milano, Firenze, Roma capitale, Lecce, Bari, Catanzaro, Brindisi, Avellino, Campobasso, Bergamo, Cuneo, Siracusa e Trapani;
successivamente, 18 Comuni che avevano positivamente concluso la fase I, hanno presentato domanda di finanziamento per l’accesso alla fase II e sono stati ammessi a finanziamento. Si tratta in particolare dei Comuni di: Novara; Prato; Torino; Milano; Campobasso; Catanzaro; Siracusa; Lucca; Fermo; Cuneo; Lecce; Firenze; Bari; Bergamo; Padova; Perugia; Roma Capitale; Trapani;
è stato attivato un programma di monitoraggio e accompagnamento ai Comuni partecipanti a cura del FORMEZ che ha assistito le amministrazioni beneficiarie mediante un intenso programma di webinar, incontri formativi con esperti e incontri in presenza di confronto e condivisione delle progettualità, l’ultimo dei quali, lo scorso 22 aprile 2024;
rilevato che:
nonostante il grande impegno richiesto ai Comuni per la partecipazione al programma FIS, e i positivi risultati rilevati dal monitoraggio del FORMEZ, ad oggi non sono state date informazioni di alcun genere in merito alla prosecuzione del programma mediante accesso all’intervento III, sistematizzazione;
il 29 maggio 2023, il presidente dell’ANCI con lettera indirizzata al Ministro per la pubblica amministrazione, ha posto l’attenzione sul tema senza ottenere alcuna risposta. In particolare, veniva sottolineato che: “è necessario - prima che gli enti locali terminino la sperimentazione di cui all’intervento II, e, dunque, si candidino all’Intervento III, fornire indicazioni tempestive ed univoche sul completamento del Programma in attuazione degli atti della procedura indetta dal Dipartimento”. Sono trascorsi mesi da allora, senza alcun riscontro e allo stato attuale non è possibile sapere se il programma sia stato interrotto o sospeso,
si chiede di sapere:
quali siano le motivazioni che hanno finora impedito la conclusione dell’iter, come evidenziato anche dal presidente dell’ANCI nella missiva del 29 maggio 2023; se tra le motivazioni del ritardo nella conclusione vi sia l’azzeramento delle risorse del FIS o il loro utilizzo per finalità diverse da quelle originariamente previste;
quali iniziative siano state adottate o si intenda adottare per accelerare la conclusione del suddetto iter al fine di mettere a disposizione delle amministrazioni comunali coinvolte tutte le risorse necessarie per portare a termine progetti di estrema rilevanza pubblica quali quelli di innovazione sociale.
(3-01201)